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Fin dalla nostra prima infanzia, siamo stati abituati ad usare la penna Bic. Che sia a scuola, durante i nostri studi o al lavoro, è sempre stata parte integrante della nostra vita quotidiana. Lanciata sul mercato negli anni ’50, dal suo inventore Marcel Bich, questa penna a sfera ha una storia affascinante attorno al suo design. In particolare sappiamo che l’inchiostro è protetto all’interno del tubo lungo. E chi non ha mai masticato il famoso cappuccio di questa penna? L’abbiamo fatto tutti una volta o l’altra. Ma, a proposito, devi aver notato questo piccolo foro all’estremità del cappuccio. Conosci la funzione esatta? Perché non è lì per caso…

Penne bic

A cosa serve il foro sul cappuccio della penna Bic?

Senza prestarci attenzione, è diventato addirittura un gesto meccanico, spesso mastichiamo i cappucci delle penne. A scuola, molti studenti hanno l’abitudine di masticarlo in modo innocuo. Alcuni usano persino  il foro all’estremità del tappo  come base per fischiare o lanciare palline di carta. Ma, al di là della sua divertente deviazione, questo orifizio è stato creato per uno scopo ben preciso. In verità, la sua vocazione è molto più profonda, poiché è stata pensata per “salvare vite”.

Alcuni hanno sempre creduto che la sua funzione primaria fosse quella di preservare la qualità dell’inchiostro, grazie all’ossigenazione, per evitare che si seccasse. Beh, per niente. La sua presenza è principalmente legata alla sicurezza: all’epoca del varo della penna Bic, quando la buca non era ancora stata progettata, si registravano diversi casi di incidenti domestici. Masticando il tappo, i bambini hanno finito per ingoiarlo. Da quel momento in poi, la creazione di questo buco fu provvidenziale. L’orifizio serve, infatti, a prevenire il soffocamento in caso di ingestione accidentale del tappo. Concretamente, consente il passaggio di aria sufficiente per consentire alla vittima di continuare a respirare in attesa dell’arrivo dei soccorsi o per effettuare un qualsiasi intervento medico.

Molto rapidamente, in termini di standard di sicurezza, la progettazione di questo foro è diventata obbligatoria per tutte le penne. Dopo Bic, tutti gli altri marchi l’hanno installato sulle proprie apparecchiature. Al giorno d’oggi nel mercato della cancelleria è molto raro trovare cappucci senza un apposito slot.

Un bambino con una penna in bocca

Cosa fare se il bambino ingoia un oggetto?

Nessun genitore è immune da questo tipo di disavventura. Pochi secondi di disattenzione e il tuo piccolo può ingerire qualsiasi cosa. Bisogna stare estremamente attenti, soprattutto durante la fase orale (dai 5 mesi) quando il bambino tende a mettere tutto in bocca. Se, purtroppo, tuo figlio ha ingerito un tappo di sughero o un qualsiasi piccolo oggetto simile, il viaggio è complesso e angosciante: può fermarsi in gola, che già rischia di ostacolare la respirazione, può anche prendere il percorso delle vie aeree, raggiungere i polmoni , che può portare a una forma di ostruzione che rischia di provocare la polmonite. Può raggiungere anche il tratto digerente, con rischio di perforazione dell’esofago, dello stomaco e dell’intestino. In breve, qualunque sia il percorso,

In caso di soffocamento, il consiglio principale è di non mettere mai il dito in gola al bambino per cercare di rimuovere l’oggetto, come ha avvertito la pediatra Ana Escobar. Poiché questo corpo estraneo può causare una piccola ostruzione, il dito potrebbe spingerlo ulteriormente e portare all’arresto respiratorio. E’ possibile eseguire una manovra di degasaggio , mettendo il bambino in ginocchio e colpendogli forte la schiena fino all’espulsione del corpo estraneo. Ma il miglior riflesso da avere è portare tuo figlio direttamente in ospedale. Sarebbe anche saggio dare un’occhiata in giro per cercare di definire qual è l’oggetto che è stato ingoiato dal vostro bambino per segnalarlo ai medici di emergenza.